che devo raccontare di ventimiglia/Hurriya | Senza frontiere, senza galere

che devo raccontare di ventimiglia

che mi controllano? che se dico cose non consone .. mi arrestano? io racconto i pranzi sul confine... a ventimiglia.. racconto i presidi.. e gli amori che non protrò mai più vedere e venivano da torino.. ricordo.. gente di colore che aveva il sorriso.. lezioni di arabo.. e pulizie di palme.. questo ricordo di ventimiglia.. del campo. e si parla sempre di meno di ventimiglia.. e la sinistra degli arci e della talpa e l'orologio.. e del SEL .. E DI RIFONDAZIONE ..  si svegli.. e già lo fà. e chi buon cuore.. dica  #hurriya  


30 agosto 2015  io non dimentico 





io non dimentico 






io non rinnego





perchè loro vogliono la liberta 

Voice









Sono arrivato all'aeroporto di Khartoum aereo ieri sera portando un certo numero di 40 richiedenti asilo sudanesi sono stati confini italiani francesi. 
E costretto le autorità italiane in coordinamento con il governo Talibi asilo sudanese e che hanno disceso in gran parte provenienti dal Darfur a imbarcarsi sull'aereo destinato a Khartoum per forza.
Una fonte ha detto (margine voce) che Talibi asilo rifiutato di essere deportati in Sudan per la forza, alcuni di loro sono arrivati ​​a Khartoum Mqidiin corde aeroporto .. "
Ha subito deportati a indagini intensive di autorità di sicurezza a Khartoum per ilmomento in cui sono stati arrestati in aeroporto prima di essere rilasciato.
Il portavoce ufficiale del ministero degli esteri, ha detto l'agenzia di stampa del governo (SUNA) ieri, "La deportazione incagliato tra l'italiano e il confine francese è stato il coordinamento tra le autorità competenti dei ministeri interni ed esterni francese e sudanesi e sulla base di Mzacharh d'intesa firmato tra il Sudan e il governo italiano."
Egli ha osservato che "le autorità italiane hanno contattato l'ambasciata sudanese a Roma per coordinare la loro deportazione dopo che la Francia ha rifiutato di dare loro asilo."
Il Movimento di Liberazione del Sudan, Abdel Wahid ha chiamato in una dichiarazione di pochi giorni fa, organizzazioni delle Nazioni Unite e le organizzazioni per i diritti umani hanno invitato a intervenire e proteggere Talibi asilo dalla deportazione in Sudan, dopo l'emergere di una tendenza a deportare asilo Talibi bloccati al confine italiano francese. Movimento ha accusato il governo sudanese di aver orchestrato un tentativo di deportarli con la forz


ترحيل( 40) سودانيا من معسكر للاجئيين بالحدود الفرنسية للخرطوم بالقوة - صحيفة الهامش




Hurriya | Senza frontiere, senza galere





Fonti egiziane confermano l’arrivo a Khartoum di 40 richiedenti asilo sudanesi (la maggior parte dei media conferma invece l’espulsione di 48 persone, con volo EgyptAir ndr) originari del Darfur, prelevati a Ventimiglia e deportati dall’Italia il 25 agosto. Al momento dell’arrivo, i deportati, legati con corde, sono stati fermati e interrogati a lungo prima di essere liberati dalla polizia del regime di Omar al-Bashir (su cui pende un mandato d’arresto per genocidio e crimini di guerra emesso dalla Corte penale internazionale). Il portavoce ufficiale del ministero degli esteri sudanese ha detto all’agenzia di stampa sudanese (SUNA) che “la deportazione dei fermati ai confini italiani e francesi è avvenuta in coordinamento con le autorità competenti deministerdegli interni e degli esteri francesee sudanese, in osservanza del protocollo di intesa tra Sudan e governo italiano”. Egli ha poi aggiunto che “le autorità italiane hanno contattato l’ambasciata sudanese a Roma per coordinare la loro deportazione dopo che la Francia non gli aveva concesso l’asilo”. L’associazione “La Liberazione del Sudan” ha inviato un comunicato alle Nazioni Unite e alle associazioni per i diritti umani invitandole a proteggere dalla deportazione i richiedenti asilo bloccati sul confine italo-francese. Egli ha, inoltre, accusato il governo sudanese di essere l’artefice degli accordi per la loro deportazione forzata. 
Si riporta, inoltre, che le autorità de Il Cairo hanno deportato a Khartoum 27 sudanesi arrestati la settimana scorsa ad Alessandria, trasferiti poi con un ordine speciale dal Comando di sicurezza di Alessandria all’aeroporto de Il Cairo, mentre tentavano di imbarcarsi, insieme ad altri africani, su navi da pesca aventi come destinazione l’Italia. La deportazione su un aereo Sudan Airways è avvenuta dopo aver informato l’ambasciata sudanese che ha rilasciato i documenti di viaggio, di cui erano sprovvisti al momento dell’arresto. 
A quanto pare non si tratta di  un episodio isolato:  le deportazioni da parte del regime egiziano sono ordinarie. Il 16 agosto, 24 sudanesi in procinto di imbarcarsi verso l’Italia sono stati deportati; il 22 agosto è toccato a 35 tra sudanesi ed etiopi che cercavano di andare in Libia.

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