imperia mon amours... ventimiglia non solo migranti/Ventimiglia, no border arrestato dai carabinieri mentre trasportava migranti in Francia

imperia mon amours... 

"passeggio nella movida calzamaglia... col cuore a tenaglia.. spazi stretti.. denti freddi... sorrisi amari... sorrisi allegri.. piazza piene piazze vuote..
.. commercianti tristi... commercianti allegri.. "

ventimiglia non solo migranti

ventimiglia è il suo mercato... le sue vie... e troppo spesso si è parlato male di ventimiglia solo dei migranti... che si devono essere aiutati... ma penso che il sindaco dovrebbe ascoltare.. tutti... questa situazione rischia di indebolire.. la città stessa.. rischia che il turismo ne risenta.. spesso parlo dei migranti.. ma mi perdo.. e leggo anche l'altra sponda e tento di capire.. anche se non son un salviniano.. o un grillino.. i migranti hanno  bisogno.. ma penso anche gli italiani.. e fino alla nausea.. ho detto questa cosa  penso di aver scritto.. e detto.. si avvicina il mio ritorno a ventimiglia... spero di capire ancora e ancora... di ascoltare ancora... lo spero molto .... ah gli allarmi bomba fan male alla città di ventimiglia 



Ai militari del NORM di Ventimiglia ha dichiarato: "Lo faccio per solidarietà perché ho i miei ideali"


Ventimiglia“Lo faccio per solidarietà, perché ho i miei ideali”: si è difeso così Felix C., un 28enne di Nizza appartenente agli attivisti “no borders”, fermato dai carabinieri dell’aliquota operativa e radiomobile pochi metri dopo la barriera autostradale con la Francia. A bordo della sua auto, trasportava un’intera famiglia di nigeriani: tre adulti e due bambini.



" poi è stato liberato  ... e ne son felice... penso che i no borders van conosciuti... e non solo giudicati.. " 


Nuit debout nice
21 ore fa

est pas encore relaxé. Dans quelques mois aura lieu le procès où il sera accusé d'aide à l'immigration clandestine. Nous serons avec lui jusqu'à la fin.
La solidarité est un devoir, non un délit.
Felix è stato liberato!
Questo lunedì mattina del 25 luglio ha avuto luogo la prima udienza, concernente la liberazione di pre-giudizio. Liberato senza alcuna condizione, non è ancora rilassato. Tra qualche mese si svolgerà il processo in cui sarà accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Saremo con lui fino alla fine.
La solidarietà è un dovere, non un reato.



We need to pass -Ventimiglia
Ricapitolando...
A.A.A. CHIAMATA AGLI ARTISTI!!!
“WE NEED TO PASS”
Art.1 CERCHIAMO:
Illustratori, pittori, scenografi, fotografi, poeti, scrittori, scultori... professionisti e non, chiunque abbia voglia di partecipare!
Art.2 LA STORIA:
A giugno del 2015 decine di migranti si accalcano al confine tra Ventimiglia e Mentone, con la volontà di raggiungere la Francia, ma vengono bloccati dalla polizia francese.
I profughi fermi al confine, provenienti perlopiù dall’Africa, hanno affrontato un drammatico viaggio in fuga da scenari di povertà e guerra e, una volta respinti, non vogliono tornare indietro.
Si sostengono grazie all’aiuto di chi porta loro cibo, acqua e teli con i quali improvvisare ripari dal caldo estivo.
Poiché gli arrivi non accennano a diminuire e la Francia non apre le porte, la situazione diventa critica: la polizia italiana carica sulle camionette tutti gli immigrati che riesce a prendere e li trasporta alla stazione ferroviaria di Ventimiglia; chi riesce a fuggire si rifugia sugli scogli tra Ventimiglia e Mentone, luogo ostico per un eventuale intervento di forza.
“We are not going back” è lo slogan principale della protesta pacifica e le foto dei migranti sugli scogli fanno il giro del mondo. In stazione, intanto, è stata organizzata un’area di emergenza nella quale vengono distribuiti pasti, allestiti dormitori e posizionati bagni e docce. Il numero dei migranti aumenta: le risorse presenti fanno fatica a sostenere le esigenze di tutti e le condizioni di igiene diventano critiche.
Con l’inverno gli sbarchi si placano, ma è a maggio del 2016 che inizia una nuova e più grande emergenza: centinaia di profughi in viaggio verso la Francia vengono nuovamente bloccati al confine, ma non possono stare nella zona della stazione.
Si utilizzano, quindi, gli spazi della chiesa di Sant’Antonio: l’interno e il cortile vengono allestiti a dormitori e punto di accoglienza. Vengono distribuiti pasti cucinati dai volontari: da 170 si passa a 300 migranti, poi a più di 800 nel mese di luglio. La situazione è difficile da gestire tra i nuovi arrivi e l’opinione pubblica, non sempre d’accordo con le politiche di solidarietà.
I migranti che desiderano raggiungere la Francia sono spesso oggetto degli affari dei passeurs: uomini senza scrupoli che, in cambio di denaro, li portano oltre il confine. Andare in Francia abusivamente costa almeno 300 euro a persona, ma spesso si tratta di truffe.
La gendarmerie posta a fare sorveglianza non esita ad usare metodi violenti per rimandare in Italia i migranti. Al di qua del confine, le forze dell’ordine conducono rastrellamenti nelle stazioni ferroviarie, sui treni e sugli autobus; i profughi che cercano di raggiungere Ventimiglia vengono deportati verso i vari Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo, dislocati principalmente al Centro-Sud Italia. Essendo questi già saturi, i migranti vengono registrati e rilasciati immediatamente; da lì riprendono il loro viaggio.
Ad oggi, non senza sforzi, i luoghi di accoglienza presenti a Ventimiglia stanno cercando di rimanere a galla e sostenersi e sono uno straordinario esempio di solidarietà e integrazione grazie alle donazioni dei privati, delle farmacie, dei supermercati e soprattutto all’immenso impegno dei volontari.
Per i migranti, come recitava un loro striscione, la necessità è una: “we need to pass”.
Art.3 APPELLO:
Quello che accade a Ventimiglia ha bisogno di essere raccontato coi mezzi più diversi.
Le potenzialità dell’arte come mezzo espressivo e comunicativo vanno sfruttate per informare, far riflettere, smuovere dall’inazione, arrivare a tutti e tutte.
Gli artisti usino la creatività per dire la loro!
Art. 4 SPAZI COMUNICATIVI:
Tutto il materiale inviatoci verrà pubblicato sulla pagina di Facebook relativa al concorso.
Gli elaborati dovranno pervenirci a bassa risoluzione, 72 dpi e in RGB alla seguente email: weneedtopass.ventimiglia@gmail.com
Successivamente, dal 18 al 20 agosto verrà allestita una mostra all’interno dello spazio di Balla coi Cinghiali, a Vinadio (CN).
Chiunque voglia partecipare può inviare la sua opera al seguente indirizzo:
Question Mark, piazza Cesio 22, 17020 Calice Ligure (SV) Italia
Per motivi tecnici di allestimento il materiale deve pervenire entro il 14 agosto.
Ci riserviamo il diritto di non pubblicare le immagini che potrebbero risultare offensive o non inerenti.
Per agevolare le operazioni doganali italiane precisare sulla busta: “illustrazioni senza
valore commerciale”.
La mostra vorrebbe diventare itinerante, in tal caso verrete informati.
Per qualsiasi dubbio non esitate a scriverci!
Art. 5 SI RICHIEDE:
Il diritto di riprodurre le immagini all'interno della pagina di Facebook e per la mostra.
Tutto il materiale pervenuto sarà riprodotto con il nome del o degli autori e col titolo dell’opera. L’opera può anche non avere titolo.
I partecipanti garantiscono l'originalità dell'elaborato inviato.
L’invio delle opere equivale all’accettazione del bando in ogni sua parte.




Guardate questa foto: tutte le cose che vedete - una bottiglietta d'acqua da 50cl, una mela, un pomodoro, un panino minuscolo e una scatoletta di tonno - rappresentano il pasto consegnato dagli operatori Caritas ai migranti due volte al giorno. I volontari hanno infatti scelto di accreditarsi presso il campo della Croce rossa italiana e sono quindi abilitati a distribuire il cibo anche a chi non risulta registrato nel centro di accoglienza. Secondo una dichiarazione della stessa Croce rossa, il servizio pasto viene a loro rimborsato con 5€ al giorno. Fino a pochi giorni fa venivano consegnati quasi un migliaio di pasti al giorno, dunque fate voi un paio di calcoli (contando che ogni cosa viene comprata all'ingrosso probabilmente si rasenta l'euro a porzione, mentre il disavanzo è puro e semplice guadagno).
Quando la cosiddetta "assistenza" si fa business, succede anche questo.


"penso che le persone vadano
 conosciute... i no borders anche.... e
 spero li sidovrebbe  conoscere 
 meglio...."



come anche i no tav....  li dovrebbe conoscere più affondo e capire le loro motivazioni






e si voti no al referendum 


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