imperia da voi incendi? ABBASSO i brichetti nei boschi/ imperia. spariti dal centro di oneglia i cestini della rumenta





magari passo


..e l'aguggia ca nu saxeva parlà a se cunficcò i te la sampa de l'àse...


Che fóa a l'è?


Ti a sài?


viva u dialettu



da voi incendi? ABBASSO i brichetti nei boschi  

AAA CERCASI VOLONTARI PER SPEGNERE INCENDI




IERI INCENDI.... azzu lazzu



oggi idem

se pizzico il brichettaio matto  lo fò nero carbon

su volontari protezione civile imperia su su a lavura

su su forza capax....

notix imperia va

.questa storia dei cestini per i rifiuti installati per la città e portati via da Tra.de.co in quanto suoi ed evidentemente solo "prestati" alla città, è l'ennesima dimostrazione di quanto la pratica del subentro sia stata gestita frettolosamente, forse sotto la spinta di altri più urgenti interessi, ma arrecando un notevole danno, anche d'immagine, ad una città che non riesce a trovare pace con il problema dei rifiuti.... ora io penso che una soluzione mediata qualcuno avrebbe anche potuto prospettarla, in quanto sarebbe stato senza dubbio più economico lasciare i contenitori al loro posto, pagarli come usato, e non creare disagio ad una intera città.   

" e se non c'è il bidone .. che non c'è a diano... si fan due metri in più  uff

che city of zozzen"



imperia. spariti dal centro di oneglia i cestini della ...


I commercianti di via XXV Aprile chiedono a gran voce all’amministrazione un intervento atto a ripristinare i cestini della spazzatura rimossi venerdì scorso.





" sottolineo... due metri in più non fan male..  cmq .. vero è che diano ... cervo ... ect ect..


chi stan battendo a pulizia"


cmq  AAA CERCASI VOLONTARI...


PER SPEGNERE GLI INCENDI

E ABBASSO BRICHETTI




U MINESTRUN

SE BON



e save agnesi.... se bon imperia is magic... e cervo le gnocche fake






e se fosse una gnocca piromana di cervo

una serial bricetti

chi lo sa...

cmq ...


viva la figa fake


Lo sostiene la cappellana della Chiesa Anglicana a Milano, intervistata in occasione della tavola interreligiosa tenutasi a Milano il 23 aprile scorso sul menù della felicità e l’etica alimentare.

Revd Vickie Sims è cappellana della Chiesa Anglicana (Church of England) a Milano da maggio 2014. Ha fatto i suoi studi teologici a Cuddesdon Theological College (Oxford) ed e stata ordinata diacono nel 2002 e sacerdote nel 2003. Ha servito parrocchie nella Diocesi di Lincoln (Grantham UK) e Southwark (London, UK).

Qual è la definizione di felicità per il suo credo e qual è la dieta che contribuisce a nutrirla?
La Chiesa Anglicana fa parte della Chiesa Cattolica, cioè della chiesa cristiana universale. Il nostro credo e la nostra Sacra Scrittura, la Bibbia, parlano meno di “felicità” e più dell'idea di aver ricevuto le benedizioni di Dio e la gioia della vita nello Santo Spirito. Quando parlo con i miei fedeli sento in loro il desiderio di pace e serenità, un modo di vivere e di pensare che ci permette di accettare tutto quello che ci porta la vita, anche le esperienze apparentamente dolorose e negative. “La dieta” che nutre la vita cristiana comprende: relazioni buone con gli altri, la relazione con Dio attraverso la preghiera, il silenzio, lo stare nella natura, la musica, l'arte, lo studio della Bibbia e il ricevere l'Eucarestia della domenica. In generale, per quanto riguarda il cibo, la storia della creazione del mondo nel libro di Genesi, poetico e profondo, ci dà il senso che tutto il creato, compreso il cibo, è un dono che Dio fa per il bene di tutte le persone e del creato stesso. Ci invita ad avere un rapporto profondo con le piante, con gli animali e con gli altri essere umani. Il cibo ci fa ricordare quanto siamo connessi l’uno con l'altro, anzi direi interdipendenti.
Qual è il significato del digiuno nella sua religione?
L'eredità della Chiesa Anglicana, sia riformata che cattolica, fa sì che il digiuno non abbia un significato uguale per tutti gli anglicani. Alcuni prendono sul serio il digiuno della quaresima prima di Pasqua, per altri il digiuno non fa parte della loro pratica spirituale.
Come viene rappresentato il cibo, quali sono le sue caratteristiche principali e quali valori importanti richiama?
Nella Bibbia il cibo viene rappresentato come dono di Dio. Se si pensa agli Ebrei nel deserto, è la manna offerta da Dio che li nutre. Nel Nuovo Testamento, quando Gesù riesce a sfamare cinquemila persone con cinque pani e due pesci, ci far ricordare l'abbondanza dell'amore di Dio per le persone, in particolare quelle bisognose. In più, al cibo e al benessere di tutti è data molta importanza nella nostre Scritture perché l'equa distribuzione dei 'beni della terra' far parte della giustizia di Dio e del suo piano per l'umanità. L'Eucarestia, fatta con il corpo e il sangue di Gesù nel pane e nel vino della nostra sacra cena, ci nutre di settimana in settimana e ci unisce uno con l'altro, con Dio e con il creato.
Oggi il sistema agricolo di produzione del cibo sta rovinando il Pianeta. Quanto è importante, per la sua religione, che gli alimenti siano prodotti in modo etico o che non vengano sprecati? 
La Chiesa Anglicana, in particolare la Chiesa d'Inghilterra, di cui ho più esperienza, si impegna molto in questo campo. In inghilterra c'è il Fairtrade Movement, che promuove l'uso di cibo prodotto con il pagamento equo ai produttori. Interi Paesi e numerose diocesi aderiscono alla iniziativa. Tramite delle associazioni caritatevole, vengono realizzate numerose iniziative benefiche. Per esempio, le campagne di Christian Aid in varie parte del mondo, e tanti 'microprogetti' di organizzazioni come US (United Society) che lavorano in partnership con le chiese di tutto il mondo per aiutare a sviluppare l'agricoltura in modo sostenibile, anche in situazioni di carestia e di povertà. Lo spreco è lo scandalo di tutta l'Europa e della società occidentale in generale. Purtroppo, siamo abituati ad avere sempre una vasta 'scelta' di prodotti agricoli per tutto l'arco dell'anno. Avere questa scelta implica automaticamente lo spreco

Vickie Sims. Lo spreco alimentare è lo scandalo dell'Europa ...


cmq c'è chi spreca.. e accende tanti brichetti









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