appello su appello hihi imperia love /APPELLO: STEFANO RODOTA' PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA/
gli appelli
servono .... sempre .....
la lotta serve sempre ....
una vera sfida di boxe?
una vera sfida dei leoni......
e i giovani aspettano la movida
che arriverà.... io quel tempo non lo aspetto.... MULTE DISPETTI...
PER ME è ORA DI FINIRLA E DARE AI GIOVANI SPAZI ...
SFIDE .... BOXE ? HIHI
AUGURI..... I GIOVANI DA IMPERIA SCAPPANO
DI GIà
THE BEST....... 1
E LA MOVIDA CHE PORTO NEL CUORE
APPELLO:
STEFANO RODOTA'
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Serve un garante della normalità democratica.
Si elegga Stefano Rodotà Presidente della Repubblica.
Ai: Deputati
e ai Senatori della Repubblica.
Ai: Delegati
delle Regioni.
Da: Petitori
e firmatari aderenti in calce.
Re:
Esposizione di “comune necessità”.
Art. 50,
Costituzione: “Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per
chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”.
Serve un
garante della normalità democratica.
Si elegga
Stefano Rodotà Presidente della Repubblica.
Dall’estate
2009 l’Italia vive in uno stato di eccezione democratica. Successivamente ai
referendum del giugno 2011, l’attacco speculativo dell’estate motivato dalla
presunta insostenibilità del nostro debito pubblico e la lettera della BCE al
Presidente del Consiglio Berlusconi sembrano aver interrotto la corrispondenza
fra volontà popolare e vita politica. Si sono dapprima prodotte misure urgenti
(decreto di ferragosto) in gran parte dichiarate incostituzionali meno di un
anno dopo e poi si è cercata una soluzione “tecnica” per produrre riforme
(lavoro, pensioni, servizi pubblici, IMU) del tutto distoniche rispetto alla
volontà popolare espressa soltanto pochi mesi prima. In poco più di un anno la
cosiddetta “strana maggioranza” non è riuscita a risolvere neppure in parte i
problemi gravissimi del paese ma ha introdotto il pareggio di bilancio nella
Costituzione, con un consenso parlamentare tanto largo da impedire il referendum
confermativo di cui all’art. 138, Costituzione. Il voto politico anticipato, cui
gli italiani sono stati chiamati in febbraio, nonostante il fallimento di ogni
tentativo di riformare una legge elettorale dichiarata dalla Corte
Costituzionale gravemente sospetta di incostituzionalità, ha confermato l’
impossibilità di trovare una maggioranza politica. Il semestre bianco rende
impossibile un nuovo scioglimento delle Camere prima dell’elezione del
successore del Presidente Napolitano sicché i tempi della crisi politica paiono
pericolosamente allungarsi.
Come in ogni
momento di drammatica congiuntura economica, il paese è polarizzato. La
necessità di un immediato ritorno alla normalità democratica non è più
procrastinabile a pena di gravi rischi. Serve oggi un Presidente della
Repubblica che sia un coraggioso, rigoroso interprete della Costituzione e un
esempio altissimo di etica pubblica, autorevolezza e disinteressata passione
civile. Serve un Presidente che allo stesso tempo sia parte del popolo, un uomo
che non sia stato solamente chiuso per anni nel palazzo, nei luoghi del potere o
nelle accademie, ma abbia attraversato anche fisicamente i luoghi politicamente
più vitali del paese, frequentandone i movimenti e comprendendone i bisogni in
modo partecipato.
Serve un
Presidente garante di cui possano fidarsi tutti gli italiani, tanto quelli che
si riconoscono nel sistema dei partiti che quelli, sempre più numerosi, che in
quel sistema non si riconoscono più. Serve un Presidente che ci riporti alla
normalità democratica riprendendo le fila di un discorso di cambiamento che
sembra essersi interrotto. Serve un Presidente che sappia riportare la nostra
vita democratica nell’ambito della più rigorosa e legittima legalità
costituzionale di un popolo sovrano che ha scelto un sistema politico
parlamentare.
Noi
portatori di storie, culture ed esperienze politiche e civili anche radicalmente
diverse, riteniamo che la migliore figura di garanzia possibile in questa fase
sia Stefano Rodotà. Uomo politico di lunga esperienza ma non di partito,
giurista di fama internazionale, intellettuale coraggioso e saggio che da sempre
rifugge il potere per condurre un’ esistenza sobria a contatto col popolo,
Rodotà già garante della privacy, può garantire anche il nostro ritorno alla
normalità costituzionale. Teorico dei beni comuni e di un rinnovato
costituzionalismo dei bisogni, Rodotà interpreta la più onesta volontà di
cambiamento presente nel nostro paese e rappresenta in questa fase la sola
figura in cui può riconoscersi davvero la maggioranza degli italiani che credono
in un ordine costituzionale solidale ed inclusivo.
Carlo
Freccero (Direttore Rai 4 TV)
Ugo Mattei
(Giurista, già Vicepresidente Commissione Rodotà)
Prime
adesioni:
Paolo
Maddalena, (Vicepresidente emerito Corte Costituzionale) Alberto Perino
(Attivista Movimento No Tav Valsusa), Loretta Napoleoni (Economista), Giovanni
Giuliani (Notaio, Presidente Fondazione per l’Arte), Maurizio Pallante
(Pubblicista, Teorico della decrescita felice), Maurizio Ferraris (Filosofo);
Benedetta Cappon (Fondazione Teatro Valle Bene Comune); Luciano Gallino,
(Sociologo).
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