ventimiglia migrante/Dal Lesbo a Ventimiglia, dove per i migranti c’è solo freddo dell’inverno/Migranti, i viaggi della disperazione attraverso le Alpi

ventimiglia migrante

"e il 2 gennaio ... e il mio pensiero è ancora ai migranti... del roya.... forza  #hurriya   e come si sa .. i migranti ... del roya vivono al freddo...    vivo nella speranza di migrare....e le rotte variano... si spostano... su tutte le alpi... perchè il loro obbiettivo è arrivare... è ricongiungersi... coi loro famigliari"

A Lesbo, Samo e Chio, isole greche del Mar 

Egeo, i centri di accoglienza per migranti sono

 al collasso. La lunga burocrazia greca e 

l’inasprirsi dei rapporti tra l’Unione Europea e 

la Turchia hanno portato alla completa 

disapplicazione dell’accordo stipulato tra le 

stesse lo scorso anno, secondo il quale

 qualsiasi richiedente asilo arrivato via mare in 

Grecia avrebbe dovuto essere trasferito in 

Turchia per attendere lì l’esito della sua 

richiesta d’asilo. Il risultato è stato che molti

 dei richiedenti asilo arrivati sulle isole in questi

 mesi, da Siria, Afghanistan e Iraq, sono stati 

costretti a restarci, e a trovare una 

sistemazione di fortuna al di fuori dei campi 

ufficiali, in tende estive poco adatte alle piogge

 e alle basse temperature invernali.

fonte


Dal Lesbo a Ventimiglia, dove per i migranti c'è solo freddo dell'inverno



" che devo dire a tutti migranti del europa.... e di ventimiglia.... forza coraggio... non mollate  ANDATE AVANTI... NON VI FERMATE LOTTATE... LOTTATE... LOTTATE "





In applicazione al programma di "rimpatrio 

volontario assistito" dell'Oim…


ALTRE INFORMAZIONI




"RIMPATRI... ma poi tornano   rimpatri poi tornano "


a decine ci provano ogni settimana, quando la temperatura scende a meno venti. Dall’Italia alla Francia. Senza equipaggiamento e nel bianco abbagliante. Senza nemmeno un paio di stivali. Ma l’anno scorso, come in questo nuovo anno, si mettono in cammino verso una nuova vita. Al gelo, affondando i piedi nel ghiaccio che copre quasi tutto, a quasi duemila metri d’altezza, lungo il passo alpino che separa il suolo francese da quello italiano: i migranti sono in marcia.
Da Ventimiglia al Brennero, poi le Alpi: la prima città da raggiungere nella terra francese è Briançon, dove è stato aperto un rifugio per la notte. I locali, che sanno quanto pericolose siano le loro montagne, hanno deciso di aiutarli e raccontano che la maggior parte dei profughi in arrivo sono minori non accompagnati, che tentano di raggiungere suolo francese. La rete dei volontari conta 1300 persone dei villaggi circostanti: dal bucato al sostegno giuridico, dalle ronde per i dispersi a chi distribuisce cibo, in mille sulle Alpi tendono la mano.




"ogni zona dellle alpi è buona per entrare in francia.... loro non mollano  perchè il loro obbiettivo è quello di trovare la loro famiglia... i loro cari... 


i miei viaggi dovrebbero ripartire... dico dovrebberò... perchè ho rinviato troppo... e per rivedere il bar hobbit... e il roya .. e spero ventimiglia alta sarà una gioia... cmq aiutate eufemia l'infopoint che si occupa di migranti... e che a sempre bisogno "

3 gennaio... ore 17.09  fà freddo... pure oggi? per fortuna no cmq siateci per giannino


4 gennaio 

Ieri a Ventimiglia è andato in scena l’ennesimo rastrellamento su base etnica: dopo la consueta pulizia del greto del fiume da parte di migranti e volontari, davanti a Eufemia - Info&Legal Point la polizia italiana ha fermato alcuni ragazzi con lo scopo ormai noto di deportarli forzatamente verso Taranto. Uno di loro, nonostante avesse tutti i documenti in regola, è stato trattenuto “per accertamenti”. La preoccupazione è che venga deportato anche lui, perché già altre volte persone provviste di documenti sono state riportate nel Sud Italia.

La pratica dei rastrellamenti nella città di confine non è certo un novità, ma teniamo a sottolinearne e denunciarne gli sviluppi in quanto è da parecchio tempo che questi prelievi di persone avvengono anche vicino all’infopoint – nella zona antistante e nel bar vicino – compromettendo duramente il lavoro di tutti i solidali presenti e minando così la fiducia che i ragazzi ripongono nel luogo di supporto concreto che è diventato Eufemia: uno spazio che, nonostante la palese avversione dell’amministrazione comunale targata PD, continua ad offrire servizi gratuiti ai transitanti supplendo alle mancanze istituzionali e sviluppando reti di appoggio internazionale (sono moltissimi gli aiuti e le donazioni che arrivano anche da Francia e Spagna!).
Esprimiamo la nostra completa vicinanza ai migranti rastrellati e colpiti da questo infame “gioco dell’oca”, certi di ritrovarli tra qualche giorno in città, e a tutt* i/le solidali che ogni giorno si occupano di Eufemia. Non potete fermare la solidarietà!

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