arci camalli da salvare... e gli appelli si sperano
arci camalli da salvare... e gli appelli si sperano
e oggi era buono il panino.. mi pias.. un sacc...
r: aooo pure a me
somma piace... dopo gli appelli scadenti uno serio... ragazzi.. aiutate la caritas di imperia... aiutate i poveri... e dunque il panino camallo... può e deve essere un occasione per aiutare i poveri e i camalli..
chi son questi camalli
Della leggendaria compagnia dei Caravana
Floyd, rilasciato su cauzione uno dei 4 ex poliziotti: E' il 37enne Thomas Lane, ha pagato 750mila dollari. Schiaffo a Trump in Senato: sì al cambio dei nomi delle basi militari intitolate ai generali confederati ansa.it/sito/notizie/m
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e: pure a me
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chi son questi camalli
Forse non tutti sanno, che i camalli, ovvero gli scaricatori del porto di Genova, della Compagnia dei Caravana, progenitrice dell’attuale Compagnia Unica del porto, scioltasi nell’immediato dopoguerra, provenivano in gran parte dalle nostre gaudenti e verdeggianti valli orobiche.
Fin dal XV secolo, infatti, i lavoratori del porto venivano selezionati nella Bergamasca, in particolare nelle valli Brembana, Brembilla ed Imagna, dove pare vivessero uomini fortissimi e giganteschi. La leggenda vuole che le dimensioni tanto spropositate fossero dovute ad un particolare tipo di latte di capra, che le madri bergamasche facevano bere ai loro bambini. Pare fosse un latte miracoloso, spillato dalle zinne di una capra di un pastore di Treviglio, venerata al pari di una dea. In un antico statuto della Repubblica di Genova, l’origine lombarda viene menzionata comeconditio sine qua non per far parte della Compagnia:
“Niuno presumi di venir ammesso nella Caravana, se non sia di Bergamo. Mani grandi et anco gambi forti, per niuna ragione sentir la fatica ammesso”.
Dopo il 1576 non furono ammessi nella Compagnia se non coloro che provenivano dalle valli Brembilla, Brembana e Imagna, esistenti nel distretto di Bergamo, ed appunto di val Brembilla erano oriundi i Carminati, i quali, nel 1006, diedero alla Chiesa il Pontefice Giovanni XVIII che il 6 gennaio 1006 con un “Breve” diretto a Pietro Carminati concede a suo figlio Giacomo, Canonico, la possibilità di successione al vescovado di Bergamo, e assegna a Pietro il titolo di cavaliere e conte da poter tramandare alla famiglia, con una frase ambigua che pare farlo appartenere a quella stirpe: “… concedemus ed mandamus per præsentes ad hanc Propaginem tuam ex ipsa originem traxsimus…” (concediamo e ordiniamo con le presenti lettere alla tua progenie, perché da essa noi pure abbiamo avuto origine).
Per spiegare cosa fu la compagnia dei “caravana” e chi erano i “giganti” che vi lavoravano vi proponiamo questo bellissimo articolo del Corriere della Sera del Novembre 1932. Leggerlo sarà davvero un bellissimo viaggio nel tempo.
fonteDella leggendaria compagnia dei Caravana
e che centra martina?
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bhe chiedete in giro
- e meglio
dunque salvare i camalli... e come salvare un pezzo di storia dei camalli stessi
i camalli son ovunque e van salvati
non votate trump
su ventimiglia aiutare il bar hobbit
Indice rivolto verso il basso
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