ventimiglia Parole sul Confine by guido arci camalli "hurriya" seguite il blog / GUIDO ARCI CAMALLI PALESTINA AIUTIAMO MOHAMED E FAMIGLIA
https://parolesulconfine.com/aggiornamento-dal-confine-tra-italia-e-francia/
Dal confine: aggiornamento da Ventimiglia ottobre-novembre 2024
Riceviamo e pubblichiamo. (eng below)
Questa breve cronologia delle molteplici violenze prodotte dai meccanismi e dagli agenti del confine intraeuropeo tra Francia e Italia sul Mar Mediterraneo è un resoconto incompleto e circoscritto.
Rappresenta la situazione dal punto di vista di persone osservatrici bianche con cittadinanza europea e quindi esclude innumerevoli altri incidenti violenti vissuti da coloro che lottano e combattono per la propria libertà di movimento. È perciò un quadro molto parziale e limitato, che tralascia le cruciali prospettive delle persone in movimento (POM) (in inglese: pople on the move, n.d.r.) e dei sans-papiers (persone senza documenti riconosciuti come “validi” dagli agenti di frontiera francesi).
Inoltre, i numeri di respingimenti qui registrati sono semplicemente istantanee momentanee della situazione al confine: non rappresentano né i numeri di respingimenti che osserviamo quando monitoriamo regolarmente al confine, né rappresentano numeri effettivi di respingimenti che stimiamo ancora essere intorno ai 15-30 al giorno.
Settembre 2024 al confine franco-italiano vicino a Ventimiglia
In questo mese sono state soprattutto le famiglie in fuga dalla guerra a tentare di attraversare questo confine
10 ottobre
Il campo informale sotto il ponte, rimasto l’ultimo spazio visibile di incontro delle POM e persone senza documenti regolari a Ventimiglia, viene sgomberato dalla polizia, dai militari e dalla DIGOS (divisione investigazioni generali e operazioni speciali della polizia). Nella stampa locale l’operazione è raffigurata come accompagnata da “mediatori culturali” della polizia, ma non è stato così.
11-15 ottobre
La polizia e i militari italiani, che sono ancora presenti nel punto sgomberato sotto al ponte per impedire alle persone di tornare nell’unico luogo di rifugio che avevano a Ventimiglia, non autorizzano i volontari della ONG NoNameKitchen a offrire docce alle persone che vivevano sotto il ponte
18 ottobre
Il primo ministro francese Michel Barnier e il ministro dell’Interno francese Bruno Retailleau incontrano i ministri Piantedosi e Tajani del governo Meloni al confine tra Ventimiglia e Mentone. Il loro obiettivo è quello di sostenere pubblicamente un rafforzamento dei controlli alle frontiere (come con una nuova legge sull’immigrazione) incontrando la polizia di frontiera per garantire il supporto del Rassemblement National (l’estrema destra francese). L’evento viene dichiarato come un “incontro di lavoro” per la cooperazione franco-italiana contro l’immigrazione “irregolare”. Circa 30 persone stanno protestando alla frontiera contro questa narrazione. Tre di loro vengono fermate in seguito dalla polizia italiana a Latte. Durante l’evento vengono messi in uso sei nuovi droni appena acquisiti dal governo francese per il controllo delle frontiere.
22 ottobre
La polizia e l’esercito francesi stanno lavorando a stretto contatto: a Sospel i poliziotti scendono dalla jeep militare, uno dei veicoli color sabbia usati per dare la caccia alle persone in montagna.
23 ottobre
A Ventimiglia tra la strada e il ponte (via Tenda) c’è uno spazio vuoto dal soffitto basso sotto alla prima parte del cavalcavia, dove le persone che non hanno altre possibilità si nascondono da anni per dormire. Ora anche quest’ultimo rifugio asciutto è stato sgomberato dalla polizia. Annunciano che il loro piano è quello di costruire un altro inutile muro per impedire alle persone di avere un posto coperto per dormire.
24 ottobre
Alla stazione ferroviaria di Breil sur Roya (città di confine francese) polizia e militari si dispongono in cerchio per accogliere l’arrivo dell’autobus che attraversa il confine con l’Italia, che controllano regolarmente.
25 ottobre
Sette persone sono state respinte oggi dalla Francia all’Italia tra le 15:00 e le 17:00. Tre di loro erano su un autobus che era stato fermato al confine, una persona lavora in Francia da diversi anni, un’altra persona è stata fatta scendere dal treno proveniente da Ventimiglia a Menton-Garavan (la prima stazione ferroviaria sul lato francese). La persona sul treno aveva un permesso di soggiorno e un passaporto valido, ma è stata comunque detenuta nella stazione di polizia francese per più di quattro ore. Ha detto alla polizia francese di essere diabetica e di aver bisogno di mangiare, ma non ha ricevuto cibo.
6 novembre
Sei persone sono state respinte dalla Francia all’Italia nel pomeriggio. Nessuna di loro ha ricevuto una traduzione che le informasse sulla loro situazione e sui motivi della detenzione presso la stazione di polizia francese. Non hanno ricevuto alcun documento che indicasse i motivi del loro arresto né una documentazione sulla procedura. Le uniche domande che sono state poste loro dalla polizia francese sono state: “Nome? Cognome? Firma!” (rispetto ad un documento che dichiarava che non avevano obiezioni da fare alla procedura a cui erano state sottoposte). Tre delle persone erano già a Nizza, le altre tre sono state fermate nella città di Mentone.
8 novembre
Sette persone vengono respinte in Italia dalla Francia nel pomeriggio. Quattro di loro vengono rilasciate dalla polizia italiana alle 11:00. Erano state arrestate dalla polizia francese nel tardo pomeriggio del giorno prima. Una persona ci racconta che la polizia francese ha minacciato di picchiarla se avesse continuato a fare domande sulla procedura di detenzione.
12 novembre
Le famiglie con bambini piccoli vengono ancora respinte dalla Francia all’Italia.
Inoltre, il foglio esposto nell’area esterna della stazione di polizia italiana al confine che mostrava il conteggio delle persone respinte dal lato francese è scomparso dopo la visita dei ministri francesi. Inoltre, è stata osservata una procedura di profilazione razziale (da parte della polizia italiana, n.d.r) sul treno a Bordighera (direzione Ventimiglia).
13 novembre
Nel pomeriggio sul lato italiano del territorio è stata rilasciata una persona che aveva ottenuto un OQTF (obbligo di lasciare il territorio francese) ed era stata deportata in Turchia. Quando stava cercando di tornare in Francia è stata arrestata al casello autostradale con due amici in macchina e hanno trascorso tutti la notte in prigione. La polizia francese ha preso il permesso di soggiorno scaduto della persona precedentemente respinta e l’ha respinta in Italia senza alcun documento. Quando è stata arrestata dalla polizia francese, la persona ha dichiarato di avere con sé la dichiarazione dei redditi francese e il numero di assicurazione in Francia e voleva mostrarli alla polizia francese, ma gli ufficiali le hanno detto che “non gli importava”. La persona è stata imprigionata per una notte e mezza giornata nella stazione di polizia di frontiera francese e solo allora è stata respinta in Italia.
16 novembre
La gendarmeria francese controlla l’ultimo autobus proveniente da Mentone via Ventimiglia diretto a Breil sur Roya e arresta almeno due persone.
This small chronology of the multiple violences produced by the border mechanisms and its agents of the inner-european border between France and Italy at the Mediterannean Sea is an incomplete and situated account. It pictures the situation from the perspective of white observers with european citizenships and thus leaves out innumerable violent incidents experienced by those who are struggling and fighting for their freedom of movement. It is thus a very partial and limited picture of the situation leaving out the crucial perspectives of people on the move (POM) and sans-papiers (people without documents recognised as “valid” by french border agents). Also the numbers of push backs cited here are simply momentary snapshots of the situation at the border – they do neither represent the numbers of pushbacks that we observe when regularily monitoring at the border, nor do they represent factual numbers of pushbacks which we still estimate at round 15-30 per day.
September 2024 on the french-italian border near Ventimiglia
this month it was mostly families fleeing from war who attempt to cross the border here
10th October
The camp under the bridge, the last visible meeting point of POM and people without regularised papers in Ventimiglia is evicted by police, military and DIGOS (special operation division of the police). In the local press the operation is pictured as accompanied by “cultural mediators” of the police – this was not the case.
11th – 15th October
Volunteers of the NGO NoNameKitchen are not allowed to offer showers to the people who used to live under the bridge by police and military who are still present at the evicted spot under the bridge in order to detain people from returning to the only place of retreat that they had in Ventimiglia.
18th October
The french Prime Minister Michel Barnier and the Minister of the Interior Bruno Retailleau meet the ministers of the Meloni government at the border between Ventimiglia and Menton. Their aim is to publicly argue for a strengthening of border controls (a.i. a new immigration law) in meeting with the border police to ensure the support of the RN (french extrem right wing). The event is declared to be a “work meeting” on french-italian cooperation against “irregular” migration. About 30 people are protesting against this narrative at the border. Three of them get detained by police in Latte afterwards. During the event six new drones freshly acquired by the french government for border control are in use.
22nd October
French police and military are closely working together: in Sospel policemen get out of the military jeep – it is one of those sand coloured vehicles used to hunt people in the mountains.
23rd October
In Ventimiglia (Via Tenda) there is a low empty space between the street and the beginning bridge where people who have no other possibility hide since years for sleeping. Now even this last dry hiding place is evicted by police. They announce that their plan is to build another useless wall to prevent people from having a covered sleeping spot.
24th October
At the train station in Breil sur Roya (a french border town) police and military form a circle before the arrival of the bus that crosses the border to Italy that they regularly control.
25th October
Seven people have been pushed back today from France to Italy between 15:00 and 17:00. Three of them have been in a bus that was stopped at the border, one person has been working in France since several years, one other person has been taken out of the train coming from Ventimiglia in Menton-Garavan (the first train station on the french side). The person on the train had a permesso di soggiorno and a valid Passport, still he had been under arrest in the french police station for more than four hours. He told the french police that he is diabetic and needed to eat but did not receive any food.
6th November
Six people are pushed back from France to Italy in the afternoon. None of them received a translation informing them about their situation and the reasons for the detainment at the french police station. Neither did they receive any document stating the reasons for their arrest nor a documentation of the process. The only questions they were asked by french police were: “Nom? Prenom? Signature!” (of a document stating that they had no objections to make to the process they were subjected to). Three of the people were already in Nice, the other three were arrested in the city of Menton.
8th November
Seven people are pushed back to Italy from France in the afternoon. Four of them are released by the italian police at 11:00 am. They had been arrested by french police in the early evening of the day before. One person is telling us that the french police threatened to beat him if he continued to ask questions about the procedure of detainment.
12th November
Families with small children are still being pushed back from France to Italy.
Also: the paper in the outside area of the italian police station at the border displaying the count of pushed back people from the french side disappeared after the visit of the french ministers.
Also: racial profiling on the train in Bordighera (direction to Ventimiglia) was observed.
13th November
In the afternoon a person is released on the italian side of the territory who got an OQTF (obligation to leave the french territory) and had been deported to Turkey. When he was trying to come back to France he was arrested at the toll station on the motorway with two friends in a car and they all spend the night in jail. The french police took the expired residence permit of the previously pushed back person and pushed him back to Italy with no documents at all. When being in arrest by the french police the person declared to have his french tax declaration and insurance number with him and wanted to show it to the french police but the officers told him that they “do not care”. They person was imprisoned for one night and half a day in the french border police station and only then pushed back to Italy.
16th November
Gendarmerie control the last bus coming from Menton via Ventimilia to Breil sur Roya and detain at least two people.
e dal forum
https://forum.promiseland.it/index.php
MOHAMED E LA SUA FAMIGLIA HANNO BISOGNO DI AIUTO
L'associazione "verso la Fondazione Marco Beltrami" promuove la raccolta fondi
"Aiutiamo l'amico e compagno Mohamed".
Mohamed è un volontario infaticabile che da anni aiuta persone in Italia ed in Palestina. Tante volte la sua voce ci ha aiutato a capire cosa succedeva dentro la Striscia di Gaza.
La sua famiglia è sfollata e si trova in questo momento nel sud di Gaza. Mohamed è sposato ed è padre di 4 figli. Soso e Heba, due delle sue bambine, hanno bisogno di cure mediche costose e difficili da reperire lì in questo momento. Una in particolare, Soso, è stata anche in cura presso l'Ospedale Bambin Gesù di Roma, dove l'aspettano per un nuovo appuntamento di controllo.
Nei suoi lunghi anni in Italia, Mohamed è diventato una vera e propria colonna portante della comunità palestinese di Imperia. È cofondatore del Circolo Arci Handala a Porto Maurizio e volontario ai Camalli e alla Talpa: ha sempre dimostrato di saper essere presente dove c'è bisogno di una mano.
Ora è Mohamed che si trova ad aver bisogno di noi. La sua famiglia è a Gaza, rinchiusa tra le macerie e i bombardamenti: la vita costa sempre di più, i farmaci per le bambine sono difficilissimi da reperire.
Dobbiamo aiutarli ad uscire da quell'inferno e vivere una vita di pace.
Per uscire bisogna pagare un prezzo altissimo al confine con l'Egitto.
Aiutiamo la famiglia di Mohamed nelle spese che dovranno affrontare nei prossimi mesi!
Ogni piccolo contributo può fare la differenza.
L'associazione si farà carico delle spese legali e di soggiorno per il ricongiungimento famigliare, e aiutare Mohamed e famiglia a costruire un nuovo futuro
https://www.gofundme.com/f/aiutiamo-mohamed-e-famiglia
invece notizie recenti
Ventimiglia. Frontiera dimenticata
Un video reportage dell'Associazione Carta di Roma
La frontiera di Ventimiglia è una cartina di tornasole del sistema italiano ed europeo di accoglienza. Da dieci anni i controlli sono diventati pressanti e avvengono su base razziale. E i migranti che restano bloccati spesso finiscono in accampamenti di fortuna, in cui la dignità umana è gravemente violata.
“Ventimiglia, frontiera dimenticata” ha raccolto le voci di alcune associazioni – Caritas Intemelia, Diaconia Valdese, WeWorld e No Name Kitchen – che cercano di dare risposte a bisogni primari, adattandosi a un contesto in continuo cambiamento e a nuove leggi che restringono i diritti delle persone migranti.
Il reportage è stato realizzato per Carta di Roma dalla giornalista Anna Pozzi. Immagini e montaggio di Jacopo Dessì / Ophelia Digital con il contributo di Otto per Mille della Chiesa Valdese.
fonte
https://www.meltingpot.org/2025/01/ventimiglia-frontiera-dimenticata/
commento al articolo anzi agli articoli
" bhe manco da ventimglia dal 2020.... e mi manca il bar hobbit.. mi manca gridare "hurriya " ma tutto deve andare avanti.. non ci si femi "
dal kosovo a ventimiglia alla palestina...
ecco ove porto il mio blog
basta essere succubi dei ricordi...
ne voglio di nuovi
"affetti.... lotte.... amori.... difendere i migranti"
il futuro?
tornare a ventimiglia....
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