ventimiglia qualche verità migrante/Breil-sur-Roya: la comunità Emmaüs di Cédric Herrou sta crescendo, preoccupando il nuovo sindaco che non vuole che Roya diventi nuovamente la valle dei migranti

ventimiglia qualche verità migrante

essi  lo son dimenticati... dal presente dal passato son in fuga da guerre... e scappano.. dalla fame... e aspettano la loro libertà ... questo vidi negli occhi dei migranti.. di ventimiglia.. l'essere aLLegro per me era aver forza... urlavo hurriya con forza... e con forza lo urlei ancora... e ancora... vedete .. i miei viaggi in motorino erano lunghi... ma alla fine ero contento di aiutare i migranti.. proprio come il mio appello eterno è quello di capire il loro dolore... 

di capire che loro son vittime di terribili tratte .. qualche verità.. che i passeur dovrebbero essere arrestati tutti... senza pietà..  e intanto il presente è sempre lo stesso

Al confine italo francese di Ventimiglia sono ripresi i transiti dei migranti, soprattutto afgani, e proseguono i respingimenti, anche di mamme con bambini, da parte delle autorità francesi: lo segnala la Caritas Intemelia che ha riaperto lo sportello socio legale, nella sede di via San Secondo a Ventimiglia. "Alla luce del nuovo decreto legge che prevede la regolarizzazione di stranieri, che si trovano in Italia e che siano in possesso di determinati requisiti - spiega il responsabile della Caritas Intemelia, Maurizio Marmo - esamineremo le singole situazioni, valutando una loro possibile regolarizzazione". La Caritas è anche in attesa di conoscere gli sviluppi del centro di accoglienza del Parco Roya, che si trova da settimane in quarantena, dopo che un ospite è stato trovato positivo al Covid. "Negli ultimi due mesi abbiamo registrato pochissimi passaggi. Al momento la nostra residenzialità è al completo e la mensa è ancora chiusa per via dell'emergenza sanitaria, ma continuiamo a distribuire pacchi alimentari a chi è in transito". Sui respingimenti alla frontiera: "Ci risulta che siano state respinti una mamma marocchina e una senegalese, con bambini di età inferiore ai 10 anni, che sono state assistite da volontari di altre organizzazioni umanitarie". Il servizio socio legale è attivato in collaborazione con "Servizio Migranti - Diaconia Valdese" e "WeWorld Onlus"

Migranti: ripresi transiti alla frontiera di Ventimiglia







guido arci camalli qualche verità

che trovi a ventimiglia tra uno scoglio e l'altro
tra il sangue e le menzogne
tra un arci che chiude e nessuno che combatte
tra una solidarietà e il silenzio dei mafiosi di imperia

notizie migranti


Fu acquistato un nuovo edificio nel comune per poter effettuare la trasformazione e la vendita diretta. Una volta portati allo standard, i "compagni" si sposteranno lì
Questo edificio sarà composto da una sala agricola al piano terra, una cucina e una sala associazione al piano terra e, al di sopra, due piani di alloggio - Cédric Herrou
[…] Sarà necessario eseguire 250.000 euro di lavoro per adeguare il luogo allo standard. Quasi 30.000 euro sono già stati raccolti grazie a una campagna di crowdfunding. Una volta completato questo lavoro, la comunità si sposterà ed espanderà. L'edificio ospiterà fino a 10 "compagni", inclusa una famiglia.

Sindaci divisi

La notizia di questa estensione preoccupa Sébastien Olharan, il futuro sindaco di Breil sur Roya non ancora installato .
Se si tratta solo di integrare coloro che sono già lì, in linea di principio non ho obiezioni. Ma se ciò contribuisce a riportare la Valle della Roya a questa domanda di migranti da cui ci eravamo lasciati un po ', non lo vedo bene. Non voglio che la Roya Valley diventi di nuovo la valle dei migranti - Sébastien Olharan


forza cedric... non mollare.. e non si molli coi migranti  ma si capisca chi è italiano.. ed è povero... forza cedric... forza forza forza... e confrontarsi sempre senza fare bullismo da web..  e senza fare i saputi... 



forza migranti


e del kosovo...? bhe viaggio a capajevo  è il mio top


Questa è la storia di un viaggio e di due tipici italiani che non sanno le lingue. Questa e l’avventura di due animatori che animeranno le vostre giornate, QUESTA E LA VERA STORIA DI UN VIAGGIO DEL TERRORE E DELLE RISATE ”

La guido parà distribution presenta
In prima visione assoluta
Premio miglior linguaggio internazionale
Premio miglior immagine sonora
Premio miglior racconto in italiano
Premio comicità



VIAGGIO A CAPAJEVO
(tratto da una storia vera)

REGISTA
GUIDO BEST PARà

Attori principali
GUIDO BEST PARà
ANDREA G.

COMPARSE

L’AUTISTA ( detto anche lo schumacher delle corriere)
IL VICE AUTISTA ( vice schumacher)
I DOGANIERI BOSNIACI (poveri cristi quanta pazienza)
CICCETTA ( San CLAUDIA da Imperia)

Buon divertimento

Sponsorizzato da mobili TULIPANO
E da slivo kosovo e sai che cosa bevi




PRIMO TEMPO



BELGRADO

ANNO 2005 FINE AGOSTO

Era una mattina molto calma per i nostri due eroi. BEST PARà si sveglio alle 5.30 ( una sveglia gli trapano il sonno), appena svegliato il nostro eroe ( che stava sognando una bellissima serba), dovette trasportare un enorme bagaglio della sua amika, CICCETTA infatti sia, CICCETTA che Marco avevano deciso di partire alla volta di LUBIANA, intanto avviso il secondo nostro eroe ANDREA dicendogli “ ci svegliamo alle 7.30 ti va bene” ANDREA RISPOSE “ SI SI RONF RONF”, Marco e Ciccetta specialmente Ciccetta saluto, andrea lui rispose “SI SI RONF RONF”
BEST PARà trasporto una valigia, ( a mio parere piena di slivo della mamy)
Per due piani saluto Marco e Ciccetta e torno a DORMIRE ( evvai sogno di nuovo la bella serba). Ore 07.30 ci svegliamo (per quella che sarà una delle più belle avventure comiche del nostro secolo) dopo aver FINALMENTE ritirato i nostri passaporti, io e andrea partiamo alla volta della stazione dei bus. Dopo, una breve sosta brioche( miiiiiiiii miiiiiiiiii erano buone buone),
Ci troviamo nella stazione di Belgrado, andiamo verso la biglietteria con la frase già preparata, io chiesi” two ticket for Sarajevo” la bigliettaia ( molto molto figa) ci fece due biglietti pagammo, ma VEDEMMO SCRITTO SUL BIGLIETTO CAPAJEVO ,andrea mi domando “capajevo” ed io risposi “beh vedi capajevo, Sarajevo ci vuole poco ad intuire, il dubbio per qualche minuto rimase finche non domandammo al conducente” questo bus a Sarajevo” lui ci rispose “si” (belin il vice conducente sapeva parlare francese, inglese, e un poco di italiano). Ore 10 si parte alla volta di SARAJEVO, che emozione che forza questo viaggio, arrivati alla prima fermata. Andrea decise di andare. prendere due birre ( COME RECITA IL SMS ORE 10.30 PRIMA PIVO), riprendemmo il viaggio senza problemi e senza intoppi, ad un certo punto vediamo un gran casino ,io e andrea non capivamo il fatto che la corriera si girava indietro, stavano facendo dei lavori sulla strada, così via sulla strada alternativa al inizio sembrava una strada come le altre, ma poi schumacher il nostro conducente ci porto nello sterrato, “CAMEL TROFY IN SERBIA”, eravamo in mezzo a campi di mais, il nostro schumacher che andava a tavoletta, andrea era bianco,dal terrore io che sballonzolavo da una parte al altra, ma la cosa più divertente, era, che ogni volta che arrivava un'altra macchina, era un bus o un tir mai una macchina, il nostro abile pilota riusciva sempre farci venire paura, andrea sembrava cambiare colore ed io mi divertivo come un matto ballonzolato, Da una parte al altra finalmente. Dopo circa 30 minuti di delirio l’asfalto Andrea contentissimo, i nostri conducenti durante il viaggio si fermarono alcune volte per il pane, ma non solo il conducente comprava qualcosa si fermavano per il caffè, e addiruttira a metà viaggio il conducente ammezzo alla prateria si fermo a chiaccherare con una signora, forse aveva bisogno di una casa, di parlare con un amiko stà di fatto che tra un po’ litigavano. Ma torniamo al viaggio, SECONDA FERMATA convinto che fosse come la prima, scesi per stirarmi e granirmi, ma schumacher parte, io mi vedo la corriera partire e che cavolo pensai “E CHE FACCIO ORA”, lo sportello di dietro si chiuse e dentro la gente compreso andrea urlava, allora io decisi di picchiare, prima sulle porte dietro, poi su quelle davanti , ero disperato, finalmente il nostro schumacher autista mi apri la porta, attimo di silenzio e mi fece cenno di salire. TERZA FERMATA PAUSA PRANZO io non ero convinto di questa pausa e dissi ad andrea”io non scendo” dopo vidi che tutti scendevano e capi che era pausa pranzo, ORE 13.00 io che avevo fame, Vedendo la lista decisi di mangiare così gli dissi quello che cera scritto, MA non roba da mangiare era una specie slivo, allora gli dissi no, ero rosso dalla vergogna, avevo imparato molto dal corso di serbo ZERO. ORE 13.30 SECONDA PIVO PER ANDREA , la bottiglia non so come mai,si era ingrandita pensai mah se andiamo avanti così ce ne danno una da un litro. MA siamo al momento clown DEL VIAGGIO, andrea doveva andare al cesso ( DEFINIRE CESSO IL BAGNO DEL OSTERIA E UN COMPLIMENTO). avevano appurato lo splendore del cesso alcuni minuti prima, la preparazione di Andrea era scrupolosa, si doveva convincere che poteva farcela sembrava, ROCKY quattro, quando diceva non fa male, non fa male, cosi lasciandomi la birra salutandomi andò al cesso, non passarono neanche 5 minuti quando l’autista GRIDO “demo demo” di improvviso tutti partirono io stupido gli dissi “one moment” e corsi verso ANDREA che stava per defecare( fare la merda) io gli urlai “andiamo Andrea andiamo si parte”, lui (mi sa che no l’aveva neanche fatta) con tutta fretta si rivesti e entrammo nella corriera.

FINE PRIMO TEMPO

Vi ricordiamo che questo racconto e sponsorizzato dai mobili tulipano, mobili tulipano e sai cosa compri, belin è bello il racconto ma tu ci

INVERVISTA AL REGISTA BEST PARà

Siamo qui nella pausa del racconto abbiamo al nostro fianco il regista del film BEST PARà

Subito una domanda brucia pelo torneresti in kosovo,?

“beh devo dire che è stata davvero una bella esperienza
Io e la mia bacinella, ne abbiamo viste tante ,amo la slivo”


ma che cosa ti ha colpito di più?
la tua maglietta?

“beh ti ringrazio per la domanda mi ha colpito molto il viaggio in Sarajevo
e stata un esperienza che ti rimane nel cuore e ogni uomo dovrebbe farla ”

“la mia maglietta beh anche questa mi ha colpito molto specialmente alle altre persone che mi han lasciato molto vedere una maglietta trasformarsi
Da best papa è diventata best parà è un vero miracolo”

rifarebbe il viaggio?

NO

Neanche con andrea?

Beh allora può darsi

In momento più bello del vaggio?

“vedere andrea che sbiancava in corriera”

Il momento più brutto?

“vedere che l’agitazione di andrea”
E che cosa ha pensato?

“belin e se avesse ragione”

E vero che andrea a visto un cartello con su scritto romania?

“ si l’ho visto pure io che spavento”

Grazie per l’intervista arrivederci

arrivederci

SECONDO TEMPO

Appena entrati in quella corriera partimmo subito andrea aveva cambiato colore era di nuovo bianco, non c’è la facevo più dalle risate, ero morto lui bianco, con le sedie che uscivano dalle guide , andrea bianco, ma bianco, lo vedevo che soffriva, ma non potevo non ridere era più forte di me. Dopo circa 30 minuti di sofferenza, finalmente andrea si sedette. ( DIO NON HO MAI RISO COSì tanto) Siamo ancora in viaggio quando arriviamo alla frontiera tra la SERBIA e la BOSNIA, andrea mi chiede “ ma servirà questo foglio” ed io spavaldo gli rispondo “ma figurati” ( QUELLO ERA IL FOGLIO CHE CI AVEVANO LASCIATI ALLA FRONTIERA CON IL KOSOVO UNA CAVOLATA) , entra un doganiere aveva una voglia e poi mi sembrava incazzato, arriva da noi e ci chiede i documenti, sembra andare tutto bene o almeno io pensai è fattà, quando in serbo ci domanda ” questo timbro “ andrea rispose risponde “ è un timbro di mitroviza” ma lui insiste e ci fà scendere, Tra me e me pensai e la fine rimaniamo qui fuori dal uffico, il doganiere continua a parlarci, ma noi non capivamo la lingua, così chiamò quello che parlava inglese, ci fece un quadrato con la mano, noi pensammo avrà visto i nostri bans? Quando disse paper, avevamo capito che quel foglio inutile, era diventato utile così corremmo verso la corriera a prendere il foglio Il doganiere vedendo timbro, domando ad andrea “Kosovo” lui rispose “turist in kosovo” ,il doganiere perplesso ridomando”turist… in kosovo?”, allora gli disse animator e più o meno gli spiegamo che eravamo animatori per lo sprofondo, una associazione che si occupa del kosovo con varie attività, ma non so come non chiedetemi il perché dalla mia bocca usci la parola “artist” ma Usci, il doganiere disse “artist artist” e subito ci lascio, evitato un fermo forzato in serbia, entriamo finalmente in Bosnia, le prime sensazione della Bosnia sono quel grande lago artificiale che mi affasciava molto, beliN ma il lago era lungo, io pensai ormai e fatta Sarajevo arriviamo, ma cominciamo ad salire, salire salire,con il nostro shumacher che prendeva le curve, in un modo spettacolare mi teneva sveglio mentre Andrea dormiva. Ed io e Andrea guardando l’orologio diciamo due ore e siamo arrivati, belin saliva anche la nebbia, andrea si addormento io molto tranquillo. Andrea si sveglio e lesse su un cartello ROMANIA e mi disse “ sei sicuro che di aver detto alla signorina SARAJEVO”, io dissi “si” ,passarono alcuni minuti e mi chiese
“ mi fai vedere il biglietto” la sua ansia comincio a preoccupare pure ME, al improvviso avevo le più grandi paure ANDREA vedeva haidi, dolce remi,
bel e semastian, io facevo strane facce insomma il panico . Andrea tentava invano di telefonare a stefano ,ma inutilmente, ogni volta mi ripetevo dopo questa collina c’è Sarajevo, ma nulla, nulla solo prati cavalli, mucche, e tanta nebbia,finalmente il nostro vice SCHUMACHER ci disse “20 minuti a Sarajevo” le visioni di andrea sparirono ed io ero più tranquillo, schumacher incompenso ci aveva fatto cagare addosso, prendendo le curve come fosse acqua, alcune volte mi stupivo della sua lentezza in discesa, beh finalmente SARAJEVO IN VISTA non ne potevo più, un ultima ansia ma che cosa capajevo mi chiedevo fnalmente, capii era la fermata del bus capajevo. BEH Quando siamo scesi andrea a lasciato la spazzatura nella corriera in segno di gratitudine del bel viaggio. Un consiglio chiedete sempre se capajevo vuol dire Sarajevo, assicuratevi che la corriera fermi più di 5 minuti, quando andate al cesso assicuratevi che il bus non parta subito, in caso di camel trofy portatevi un cuscino per la schiena, ma soprattutto viaggiate con uno che sappia l’inglese, o almeno imparatelo, e se vi chiedono che fate in kosovo non gli diTE turist, vi potrebbero guardare storto.

la guido parà distribution vi ringrazia per aver ascoltato il racconto VIAGGIO A CAPAJEVO

SI RINGRAZIA GLI SPONSOR TULIPANO MOBILI E SLIVO KOSOVO

RINGRAZIO PER I PREMI CHE MI HAN ASSEGNATO

AH DIMENTICAVO ABBIAMO RICEVUTO ANCHE IL PREMIO
ATTORI PROTAGONISTI

RINGRAZIO TUTTI SPERO CHE SIA PIACIUTA LA COMMEDIA

RINGRAZIO IL MIO AIUTANTE ANDREA E L’AUTISTA SCHUMACHER PER LE EMOZIONI IN PULMAN CHE DIFFICILMENTE RITROVERò IN ITALIA ANZI LO CONSIGLIO PER CHI Fa I VIAGGI BELGRADO SARAJEVO CHIEDE SOLO DI LUI MIRACCOMANDO

by guido sprofondo

visitate il sito sprofondoimperia como o sarajevo

e  buona lettura

il mio passato aiuti il presente  e forza bar hobbit




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