imperia ventimiglia pensiero rispetto reciproco intitolare una via delia bar hobbit

 nel ricordare il passato il presente deve essere rispetto ove manca ieri era la giornata  contro il bullismo tutto manca... dopo 10 anni.... ni sento più vivo pronto ad altri racconti.... pronto ad altre storie...  intitolare qualcosa a delia è d'obbligo ricordare muossa balde... il bullismo va punito con i fatti.. da anni dico vado a Ventimiglia... poi o un motivo o per un altro non son andato vigliaccheria? bhe ho sempre sostenuto chi aiutava i migranti.. ho letto la parola razzismo... bhe è una parola che mi appartiene... razzismo da razza.. coesistere invece è un altra cosa... la storia di Ventimiglia nei mio lo raccontata.. eccovi le foto di ieri sera.... il post precedente? bhe .è il post precedente.. la resta

per me la storia continua.... 

non si ferma a 10 anni fà

e il dialogo è possibile con chi vuole dialogare

chi vuole invece insultare

bhe si squalifica da solo

bella e gradevole serata ieri sera Alla talpa e orologio

altre ne aspettano.

altre son importati per un centro sociale con la Sua storia

le sfide non servono serve sopratutto ascoltare le persone

di qualunque etnia

mi ha colpito il racconto dei migranti

mi a colpito 

il processo a moussa 

ove c'è gente c'è entusiasmo

ove c'è entusiasmo ci devono essere parole di pace e strette di mano

non sfide.

la sinistra non sono sfide

speriamo si intitoli una via a delia

o una aiuola

o qualcosa

il suo sforzo non va dimenticato...

ma più bullismi si devono subire mai più

forza chi continua la lotta

 

l 12 febbraio inizia la fase dibattimentale del processo per la morte di Moussa Balde, trovato morto nella notte fra il 22 e il 23 maggio 2021 dentro il CPR di Torino. Moussa, ricordiamolo, era stato aggredito da un gruppo di razzisti nella città di Ventimiglia, lì era stato arrestato e portato nel CPR di c.so Brunelleschi per il solo fatto di non avere i documenti. Una volta nel CPR è stato messo nell’ospedaletto, struttura separata, in isolamento, una prigione nella prigione, dove nel 2019 morì anche Faisal Hussein dopo quasi sei mesi ininterrotti di isolamento. Anche Moussa non ha ricevuto le cure necessarie per il suo stato di salute. Anche Moussa muore in isolamento, quella notte. Si parlerà di suicidio, ma l’unica evidenza è l’assenza di cura di un sistema che pratica solo morte e tortura.

fhttps://radioblackout.org/2025/02/il-processo-per-la-morte-di-moussa-balde-fuoco-ai-cpr/

chi può vada